Cagliari, uccide il coinquilino per futili motivi: rischia ergastolo
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Cagliari, uccide il coinquilino per futili motivi: rischia ergastolo

mani sbarre cella prigione

Rischia la pena dell’ergastolo il 65enne Francesco Massa, colpevole di aver ucciso il suo coinquilino per futili motivi a Cagliari.

Ci troviamo a Cagliari. Il 65enne deambulante Francesco Massa rischia l’ergastolo per aver ucciso il suo coinquilino al culmine di una lite, avvenuta per futili motivi. La vicenda risale all’estate del 2021, a Cagliari, in Sardegna. L’uomo è già noto alle forze dell’ordine: in precedenza era già stato condannato per aver commesso un altro delitto. 

mani sbarre cella prigione

Si è presentato al banco degli imputati Francesco Massa, durante la sua requisitoria davanti ai giudici della Corte d’assise di Cagliari. Al termine di questa, la pm che si è occupata del caso dell’omicidio del coinquilino del 65enne ha richiesto per quest’ultimo la pena dell’ergastolo. Oltre all’aggravante dei futili motivi, ci sarebbe infatti anche la recidività. 

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L’omicidio

La vittima era Massimiliano Lilliu, un cuoco di 33 anni. La macabra vicenda risale a quasi due anni fa. I due avrebbero iniziato a litigare per futili motivi, legati al consumo di energia elettrica. L’intera vicenda si è svolta nel quartiere di Is Mirrionis di Cagliari, noto per le attività di spaccio che avvengono al suo interno e per i furtarelli.  

Era il 4 luglio del 2021 quando Francesco Massa uccise Massimiliano Lilliu. Il litigio è sfociato all’alba, degenerando poi in un’aggressione conclusasi nell’omicidio del cuoco 33enne. Stando a quanto appreso in seguito alle ricostruzioni della vicenda, il 65enne avrebbe impugnato un coltello per poi avventarsi contro il suo coinquilino. Le ferite provocate dall’arma non hanno lasciato scampo al giovane uomo, che è deceduto.  

Già in precedenza, nel 1995, Francesco Massa era stato accusato di omicidio nei confronti di un giovane di 19 anni. Anche in quel caso aveva utilizzato un coltello, con cui aveva colpito il ragazzo alla gola. Per quel gesto era stato condannato alla pena detentiva di 22 anni. Adesso, alla luce del nuovo omicidio commesso, a causa della recidività l’uomo rischia di passare il resto dei suoi giorni nel carcere di Uta. 

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ultimo aggiornamento: 24 Febbraio 2023 10:14

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